Il San Marzano Calcio intende con fermezza respingere al mittente le accuse mosse dalla dirigenza della Virtus Avellino, rimarcando piuttosto l’atteggiamento poco corretto evidenziato dalla società irpina già a partire dai giorni scorsi. Una sequela di episodi deprecabili da parte della dirigenza della Virtus.

Così come da prassi, la nostra società ha contattato martedì scorso quella ospitante per informarsi su numero e costo dei tagliandi riservati ai tifosi ospiti. La dirigenza della Virtus Avellino aveva comunicato ai nostri dirigenti Giovanni Vitiello (segretario) e Mirko Scermino (team manager) che i biglietti sarebbero stati venduti al costo di 5 euro cadauno, così come dimostrano le conversazioni intercorse mediante WhatsApp.

Pertanto la nostra società si era disponibile ad attivare prevendita a San Marzano sul Sarno, per consentire e facilitare l’accesso allo stadio da parte dei nostri tifosi e il controllo da parte delle forze dell’ordine e degli steward.

Giovedì, dunque, il nostro team manager si è recato presso la sede della società irpina per ritirare i tagliandi da mettere poi in prevendita, apprendendo solo in quella sede che la Virtus Avellino aveva raddoppiato il prezzo dei biglietti. Al botteghino dello stadio i biglietti del settore Ospiti sono stati messi in vendita al costo di 8 euro.

Questo pomeriggio ai dirigenti inseriti nel gruppo squadra (regolarmente dunque censiti presso la Lnd) è stato imposto di pagare il biglietto per accedere al settore Ospiti dello stadio Comunale di San Michele di Serino. Non prima però di essere stati anche minacciati dall’addetto all’ingresso del settore.

Anche il nostro presidente Felice Romano ha pagato regolare tagliando di ingresso per poter accedere all’impianto e assistere alla partita. E hanno dovuto pagare il tagliando di ingresso anche le persone indicate nell’elenco accrediti che la Virtus Avellino aveva inizialmente concesso, come da prassi consolidata tra tutte le società del campionato.

Il nostro team manager, rimasto unico dirigente presente nell’area antistante gli spogliatoi, ha dunque chiesto a un dirigente della Virtus Avellino di provvedere a segnalare al varco del settore Ospiti i nominativi dei 3 dirigenti tesserati per permettere loro ingresso gratuito. Ma in risposta ha ottenuto un tentativo di aggressione, sotto gli occhi di due Carabinieri presenti in servizio allo stadio e al Commissario di Campo designato, che ha dovuto faticare non poco per trattenere il dirigente della Virtus Avellino.

A fine partita la scena si è ripetuta, con il dirigente della Virtus Avellino che ha tentato di nuovo di aggredire il nostro team manager nel vano in cui si era sistemato nel pre-partita per compilare la distinta da consegnare al direttore di gara. Tutto ciò è ancora avvenuto sotto gli occhi delle forze dell’ordine presenti e del Commissario di Campo, che hanno fatto non poca fatica per sedare l’animo surriscaldato del dirigente della Virtus Avellino.

A corollario di questo deplorevole comportamento si aggiunge anche il post pubblicato sulla pagina social ufficiale della Virtus Avellino poco più di un’ora prima del fischio d’inizio (ore 13:11 di oggi, sabato 19 novembre), in cui la dirigenza irpina contestava la designazione degli ufficiali di gara (peraltro pubblicata da 48 ore nell’apposita sezione del sito Aia-Figc.it), chiedendo “designazioni arbitrali chiare e trasparenti che fughino qualsiasi tipo di sospetto e garantiscano la più totale imparzialità”. A chi di dovere poi il compito di valutare determinati sostantivi riferiti chiaramente al designatore regionale.

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